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Pallottole vaganti e Luna di miele Senza fate -

lunedì 23 dicembre 2002 leggono Eros Drusiani e Luigi Bernardi
Primo ma già tradizionale scambio di auguri di buone feste alla Bottega dell'Elefante. Si brinderà, si mangerà il panettone. E soprattutto, come da tradizione del nostro gruppo di lettura, si parlerà di libri. Animeranno la serata Eros Drusiani e Luigi Bernardi. Luigi Bernardi prendendo spunto dai suoi ultimi libri "Pallottole vaganti" e "Macchie di rosso" parlerà di come è cambiato il crimine in Italia (e a Bologna) negli ultimi anni.
Eros Drusiani presenterà il suo primo romanzo "Luna di miele senza fate" e la raccolta di poesie comiche "Non facciamoci mancare nulla". Si tratta di temi e di argomenti molto diversi (come è evidente all'attento occhio del socio e del simpatizzante della Bottega) – ma non bisogna però dimenticare che molte, se non di più, sono anche le contraddizioni delle feste natalizie. La scelta è quindi giusta! Accorrete e non ve ne pentirete!
PS1 I partecipanti sono invitati a portare un libro da regalare (ricevendo naturalmente in regalo un altro libro) o altre sorprese (da non disdegnare vino, bibite, dolci, ecc.)
PS2 Si ricorda che la contemporanea messa in onda in tv di programmi particolarmente appetibili (show di Benigni) non deve creare sovrapposizioni. Esiste il videoregistratore!
A presto!



Dibattito :
Luigi Bernardi raccoglie da tre anni a questa parte, quotidianamente, dai giornali le cronache dei delitti che avvengono in Italia. Li trae dagli articoli e li scarnifica – per usare un suo termine- degli elementi superflui, ad esempio le ipotesi di movente, i commenti… Rimane il puro fatto, il gesto. Questi inquietanti ‘microracconti’ vengono pubblicati sul sito www.ilnuovo.it . Inoltre sono stati pubblicati in una raccolta intitolata Pallottole vaganti .Ma da dove ha avuto origine questa singolare osservazione? Bernardi si chiese se i gialli avessero qualche attinenza ancora con la realtà. Si chiese se l’omicidio era cambiato e se era possibile ritrovare nella vita reale il serial killer che riusciva quasi ad accattivarsi le simpatie del pubblico.
Da questo lavoro, forse inconsueto per uno scrittore, è emerso un ritratto dell’Italia degli ultimi dieci anni.
Innanzitutto viene fuori la ripetitività dei delitti: madri che uccidono figli, mariti che uccidono mogli, ex fidanzati che uccidono ex fidanzate…
Il 2000 è stato l’ultimo anno in cui il numero dei delitti commessi dalla criminalità organizzata ha superato quello dei delitti commessi tra le mura domestiche, i cosiddetti delitti d’impeto . Da allora in poi gli omicidi d’impeto hanno sopravanzato gli altri.
Da questo si possono trarre alcune considerazioni.
La prima è che la criminalità organizzata uccide di meno, non ne ha più bisogno. Significa che il suo controllo è esteso e capillare. Inoltre i traffici illeciti sono stati sostituiti dal potere esercitato su società di servizi e similia. Si calcola che il 50% del fatturato dei negozi sia connesso al riciclaggio di denaro sporco.
La seconda è che si uccide di più nelle case – luogo di atavica sicurezza . L’Italia è secondo solo agli Stati Uniti per i delitti d’impeto. In Italia ci sono undici milioni di malati di mente, di cui il 3% pericoloso per se stessi e per gli altri. Quindi ci sono tre milioni e trecento di potenziali killer che Bernardi non esita a definire pallottole vaganti da cui l’oscuro titolo del libro. Questo è un problema anche di sanità pubblica, nel senso che il disagio assume proporzioni preoccupanti. E quindi il problema è anche politico, nel senso che la sicurezza non è risolvibile con lo sceriffo di quartiere.
Si uccide per debolezza, per incapacità di gestire e risolvere i conflitti interiori. Quando si sostituisce alla dialettica delle parti, all’articolazione del discorso un pensiero unico allora si arriva all’eliminazione dell’altro . In luogo della comprensione, la competizione genera uno scontro con un aumento progressivo di violenza e una fine con un vincitore e un vinto.